6 Canzoni Napoletane arrangiate per Mandolino solo da Maurizio Pica

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Ut Orpheus

Pagine: pp. 24

Formato: 230×310 mm

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Beschreibung

6 Canzoni Napoletane arrangiate per Mandolino solo da Maurizio Pica

Te voglio bene assaje; Fenesta vascia; Serenata napoletana; Tarantella dall’Opera ‘Piedigrotta’; La palummella; Silenzio cantatore

Per ragioni professionali, in qualità di chitarrista, ho sempre frequentato il repertorio mandolinistico sorprendendomi negativamente per la mancanza in commercio di brani napoletani scritti appositamente per organici a plettro, nonostante la storia dello strumento abbia molto a che fare con la città.
In varie occasioni quindi, spinto dalla necessità, ho prodotto elaborazioni ed arrangiamenti di canzoni del genere per formazioni mandolinistiche convinto che la trascrizione abbia sempre molto giovato all’ampliamento della letteratura dello strumento, così come è avvenuto con grande successo per la chitarra.
Per questa considerazione ho voluto estendere questa prassi traspositiva consolidata anche al mandolino ma in una forma di maggior contenuto, ovvero più che trascrittiva, elaborativa.
La canzone napoletana del periodo classico è caratterizzata da una forte e convincente melodia la quale si staglia ancor più per la semplicità del tessuto armonico che poco distrae anche dal testo, spesso di grande poesia; pertanto si potrebbe dedurre che basta il solo cantus a raccontarla, ma ciò non sarebbe sufficiente ad emozionare.
Al fine di ovviare al ricorrente gemellaggio con uno strumento di accompagnamento, ho preferito realizzare per mandolino solo le sei canzoni contenute in questo fascicolo, ciò anche per dare luce alle risorse armoniche ancora in parte inesplorate riscattandolo dal limitato ruolo melodico.
Le elaborazioni pertanto presentano impegno polifonico nonché contrappuntistico e sono corredate dal necessario ed ottimo lavoro di revisione e diteggiatura di Michele de Martino.
La forma è sui generis: dopo l’esposizione della struttura canzone, il tema è liberamente variato a mo’ di fioritura tematica improvvisativa con voluti modernismi armonici, non avendo come obiettivo una riproposizione filologica ma una che, semplicemente, assecondasse la natura “popolare” dei brani trattati.
Spero con questo lavoro di aver dato un piccolo contributo gradito agli appassionati del mandolino e della canzone napoletana.
(Maurizio Pica)